Avete mai sentito parlare di antropomorfizzazione o proiezione antropomorfa? Si tratta dell’attribuzione di caratteristiche e qualità umane agli animali; quindi, la tendenza a trattare i cani come persone o peggio come se fossero dei bambini.
È sbagliato? Si, soprattutto quando, oltre alla gestione che non tiene conto delle caratteristiche di specie, si interpretano alcuni comportamenti come dispetti. In realtà il cane non si comporta così perché vuole indispettire o provocare il proprietario ma per ben altri motivi.
I cani possono essere dispettosi?
Fare i dispetti non rientra, ancora, nelle capacità della mente del cane perché egli non è in grado di formulare concetti astratti, e il dispetto rientra fra questi.
Vediamo insieme quali sono i comportamenti che i proprietari percepiscono come “dispetti”.
I comportamenti “dispettosi” dei cani
- Fare la pipì o la cacca in casa in assenza dei proprietari
- Distruggere mobili o oggetti quando è solo
- Abbaiare o ululare quando viene lasciato da solo in casa
- Svuotare i secchi dell’immondizia sia in assenza che in presenza dei proprietari
- Rubare giochi o oggetti quando è in casa con i proprietari
Cosa significa quando il cane fa i “dispetti”?
Fare pipì e cacca, distruggere mobili, abbaiare o ululare quando il proprietario non è in casa, oltre allo svuotamento dei secchi dell’immondizia, sono manifestazioni esterne di uno stato emotivo molto turbato. Il cane prova solitudine/abbandono perché è rimasto solo. L’ansia e lo stress raggiungono livelli altissimi e il cane mette in atto alcuni comportamenti per auto-confortarsi e conseguentemente abbassare i livelli fisiologici di stress e ansia.
Cos’è lo stress nei cani?
Lo stress nei cani è un meccanismo fisiologico necessario a rendere efficace la risposta dell’organismo in condizioni che il soggetto percepisce come allarmanti. La risposta allo stato di stress è sia fisiologica che comportamentale. È importante che lo stress ci sia, ma se la reazione da stress non si disattiva, perché continuamente alimentato da condizioni emozionali negative e persistenti, si passa da una situazione di tipo fisiologico a quella di tipo patologico, con effetti deleteri sulla salute del soggetto.
Se non sono dispetti, cosa sono?
Tutti e quattro i comportamenti sopra citati rientrano nella casella dei disturbi comportamentali. In questo specifico contesto quello dell’ansia da separazione.
L’ansia da separazione è un disturbo comportamentale che non deve essere assolutamente sottovalutato né tantomeno etichettato come dispetto.
Perché il cane prova queste emozioni negative?
- Il cane è un animale sociale che da millenni vive in branco. Rimanere da solo è innaturale
- L’ansia è la risposta emotiva ad uno stimolo dove il soggetto presagisce una situazione potenzialmente pericolosa o imprevedibile.
- Predisposizione genetica: ha un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’ansia da separazione.
- Relazione cane-proprietario
- Iper-attaccamento
- Lunghi periodi in compagnia del proprietario
- Lunghi periodi senza la presenza della figura di attaccamento
- Cambio di casa con il proprietario
- Lunghi periodi in pensione per cani
- Periodo di vita trascorso in canile
- Esperienze traumatiche durante le prime settimane di vita
Perché è importante trattare l’ansia da separazione del cane
L’ansia da separazione viene diagnosticata nel 30-40% dei cani che vengono visitati presso le cliniche comportamentali. È pertanto importante non sottovalutarla:
- per il benessere dell’animale che si trova in una situazione di stress quotidiano;
- perché rappresenta una delle principali cause della rottura del legame tra proprietario e animale ed induce all’abbandono.
Esiste una soluzione? Come insegnare al cane a non fare i dispetti?
Certamente e qui di seguito vi forniamo alcuni consigli e percorsi terapeutici per il tuo cane di possibile applicazione:
Tecniche di modificazione comportamentale
Sono fondamentali: da sole possono risolvere il problema senza ricorrere all’utilizzo di farmaci ma devono essere fatte sotto la supervisione di una esperta in riabilitazione comportamentale.
- Hanno come scopo quello di ridurre l’ansia correlata all’uscita del proprietario, insegnando al cane come stare a casa da solo senza diventare ansioso;
- Stabiliscono tra cane e proprietario una comunicazione chiara e prevedibile. La prevedibilità infatti riduce lo stress;
- Modificare la routine: stabilire orari per le passeggiate ed i pasti e cercare di rispettarli;
- Educare il proprietario: va informato del fatto che il comportamento del suo cane è fondato su uno stato d’ansia e che non si tratta di un dispetto;
- Modificare rapporto proprietario animale: ignorare i comportamenti di richiesta di attenzione e premiare i comportamenti desiderati (esempio: seduto);
- Modificare le interazioni al momento dell’uscita e del rientro: ignorare il cane per i 15-30 minuti precedenti l’uscita e per quelli successivi al rientro, o fino a quando il cane non è rilassato e tranquillo;
- Abituazione: presentare ripetutamente al cane i preparativi correlati all’uscita (ex chiavi; giaccone, borsa, scarpe ecc. ecc.);
- Desensibilizzazione alle uscite: programmare assenze di durata graduale che inizialmente devono essere molto brevi e non permettere all’animale di agitarsi;
- Controcondizionamento: lasciare un nuovo e ben visibile segnale di rassicurazione correlato all’uscita.
Terapia di modificazione ambientale
- Aumentare le ore di gioco e di esercizio fisico
- Utilizzo della cuccia come luogo sicuro per il cane
- Utilizzo di giochi di attivazione o distrazione mentale (esempio Kong)
La somministrazione farmacologica
- Vietato il fai da te!
- La somministrazione di qualsiasi farmaco è di esclusiva pertinenza del veterinario.
- Alla terapia comportamentale ed ambientale possono essere associati farmaci prescritti esclusivamente dal veterinario
Perché il cane ruba giochi o oggetti quando è in casa con i proprietari
Rubare giochi o oggetti quando è in casa con i proprietari, o mettere sottosopra il secchio dell’immondizia
Il cane mette in atto questo comportamento quando:
- Vuole attirare la vostra attenzione
- È annoiato
Il cane quando ruba qualcosa vuole attirare la vostra attenzione e ci riesce se vi mettete ad inseguirlo o a cercare di toglierli l’oggetto dalla bocca giocando al tira e molla.
Siccome il cane è un animale molto intelligente, la prossima volta ruberà qualcosa a cui tenete in maniera particolare per avere una reazione più immediata da parte vostra.
Il cane vi ha decisamente addestrati e anche molto bene!
Le vostre obiezioni
“Il cane sa di aver sbagliato perché mostra di essere pentito!”
In realtà il cane comprende solo che siamo arrabbiati. Lo capisce sia dal tono della voce che dall’espressione facciale e dall’irrigidimento del corpo e sa perfettamente che tutto questo è il preludio di una punizione fisica o vocale, perché è già successo.
Quindi per imbonirvi adotta a sua volta un linguaggio posturale fatto di orecchie basse, il corpo rimpicciolisce, la coda è in mezzo alle gambe, si nasconde dietro ai mobili o si ritira nella sua cuccia.
Il problema però è che il cane non collega assolutamente la vostra rabbia al disastro che ha combinato qualche tempo prima, e il vostro comportamento non fa altro che peggiorare la situazione perché non riesce a capire il motivo della punizione.
In conclusione
Prevenire i comportamenti sopra elencati è sicuramente la cosa migliore da fare, soprattutto con i cuccioli o anche con i cani adulti che sono appena arrivati nelle vostre case. Molti degli esercizi che sono previsti nel programma di riabilitazione comportamentale possono essere utilizzati per aiutare il cane a comprendere che se lo lasciato in casa da solo non è una tragedia, ma il nostro modo, diverso, di vivere in un branco misto.