Avete un cane aggressivo o un cane reattivo? Molto spesso si confonde il comportamento aggressivo con il comportamento reattivo. Le conseguenze di questa sbagliata interpretazione possono portarvi ad agire nei confronti del cane mettendo in atto “soluzioni” che rischiano di compromettere la vostra relazione e che possono, purtroppo, sfociare in una vera e propria aggressività.
Con questo articolo cercherò di fare chiarezza tra i due comportamenti e farvi comprendere la differenza tra aggressività e reattività.
Tutto ciò premesso, questo articolo viene redatto per scopi educativi/formativi. Se avete quindi un cane reattivo o aggressivo il mio consiglio è sempre quello di rivolgervi ad un Rieducatore Comportamentale, una figura professionale di alto livello diversa dall’Educatore cinofilo, presente nel Centro Cinofilo Cane Campione.
Cane reattivo
Se avete avuto modo, come me, di avere a che fare con i cani per un certo periodo di tempo vi sarete resi conto che ognuno di loro ha una propria personalità; alcuni sono docili, tranquilli, altri al contrario si eccitano con un nonnulla e sono anche iperattivi.
Ci sono molti fattori che contribuiscono a formare la personalità del vostro cane: le esperienze vissute nei primi mesi di vita così come la genetica (di razza e non) giocano un ruolo fondamentale nel determinare questo tratto comportamentale: la reattività.
Definizione di cane reattivo
Il cane reattivo è quel soggetto che reagisce in maniera spropositata ad una serie di stimoli ambientali mettendo in atto comportamenti quali:
- abbaio eccessivo
- ringhio
- tirare al guinzaglio
- avventarsi sulle persone, altri animali o cose
I cani possono reagire in maniera spropositata quando:
- vedono o incontrano delle persone o alcune tipologie di persone (maschi il più delle volte, persone con cappelli o occhiali da sole, persone con il bastone, in sedia a rotelle ecc. ecc.)
- persone che li fissano
- altri cani, gatti, cavalli, uccelli e via discorrendo
- movimenti improvvisi o rumori come quelli di un motorino o di un autobus che passano molto vicino
- una combinazione di tutto quanto sopra esposto
Un classico esempio di reattività, a cui nessuno pone rimedio, è quando qualcuno suona al campanello di casa e il cane reagisce in maniera spropositata abbaiando come un forsennato e avventandosi contro la porta.
Il comportamento reattivo può inizialmente presentarsi anche come una blanda reazione a suoni o vibrazioni di elettrodomestici come, per esempio, un’aspirapolvere che poi con il passare del tempo sfocia in un comportamento reattivo anche in altri ambienti sociali.
In poche parole, possiamo quindi dire che un cane reattivo è un cane che reagisce in maniera esagerata a qualcosa che lo infastidisce.
Differenza tra comportamento reattivo e comportamento aggressivo
I due comportamenti sono spesso confusi e il più delle volte il cane viene etichettato come aggressivo. Le parole però hanno un valore e dare le giuste definizioni ai comportamenti ci consente di trovare le giuste soluzioni.
E’ un po’ come andare dal medico, ricevere la diagnosi corretta e seguire quanto riportato nella ricetta. Tutto risulterà più facile e soprattutto la cura darà i suoi risultati in breve tempo. Sebbene i due comportamenti appaiano simili le motivazioni di fondo differiscono.
L’aggressività, infatti, è un “drive” motivazionale che si innesca quando si incontra un conspecifico. I conspecifici competono su risorse vitali come il cibo, il territorio, il partner (Roger Abrantes – Dog Language).
Questa definizione, che ben si adatta anche ai nostri comportamenti, scioglie ogni dubbio al riguardo.
Perché il mio cane è reattivo?
I cani hanno la tendenza a ripetere dei comportamenti soprattutto se questi apportano dei benefici a loro favore.
Alcuni cani mostrano paura alla vista di altri cani perché magari in passato sono stati attaccati, oppure non sono stati socializzati correttamente.
Mettendo in atto il comportamento dell’abbaiare e dello scagliarsi contro, mantenendo però sempre una certa distanza, ottengono l’effetto desiderato: l’altro cane si allontana.
Altri invece mostrano frustrazione dovute a barriere ambientali come le finestre, i balconi, i cancelli ma anche e soprattutto il guinzaglio.
Guinzaglio
E’ una barriera che impedisce al cane di sentirsi libero, e quindi fa aumentare la frustrazione. Quando il cane è al guinzaglio non ha spazio e modo per evitare situazioni che lo mettono a disagio. Tutto questo con il tempo può creargli stati di ansia che poi sfociano in reattività.
Perché accade questo? Perché conduciamo la passeggiata secondo il nostro punto di vista, e non secondo il punto di vista dei cani, per non parlare poi del fatto che spesso siamo distratti, magari perché al telefono, e quindi non ci rendiamo conto dell’imminente pericolo che invece viene notato dal cane.
Reattività dovuta alla paura
Una forma di reattività che spesso viene confusa con aggressività, è la reattività da paura. Il cane teme per la propria sicurezza ma il suo comportamento reattivo non ha nulla a che vedere con l’aggressività e quindi con il desiderio di attaccare.
Piuttosto il suo è un modo per auto-proteggersi, esprimendo la propria paura sotto forma di avvertimento. Possiamo paragonare questo suo comportamento a quello del serpente a sonagli che avverte l’intruso di non avvicinarsi oltre.
Il cane reattivo agli altri cani potrà mai giocare con loro?
Per assurdo che possa sembrarvi spesso e volentieri i cani reattivi alla vista degli altri cani muoiono dalla voglia di interagire con loro. Il problema è che gli viene impedito perché c’è di mezzo un guinzaglio. Altre volte invece, siccome non hanno socializzato nella maniera corretta, non riescono ad approcciare un altro cane secondo le norme del galateo canino e questo può comportare dei problemi. Ecco perché è necessario insegnare ai proprietari la corretta gestione del cane al guinzaglio e, per contro, al cane a gestire le proprie emozioni alla vista di altri cani.
Cosa fare allora se si ha un cane reattivo?
Qui di seguito alcuni consigli che possono intanto migliorare la situazione, fermo restando che la cosa giusta da fare è quella di rivolgervi ad una professionista specializzata in recuperi comportamentali.
- Andate a spasso con il cane su strade ampie. La prossemica può fare la differenza.
- Cercate di stabilire un itinerario di routine evitando quelle strade dove sono presenti cancelli con cani dietro.
- Evitate di lasciare il cane da solo in giardino o sul balcone. Perché? Quando il cane è sul balcone e vede un altro cane passare in strada, inizia ad abbaiare. Il suo obiettivo è quello che il cane sulla strada vada via. Cosa fa il cane sulla strada? Continua a camminare e sparisce dalla vista del vostro cane. Il vostro cane penserà che con il suo abbaiare ha “messo in fuga” l’altro cane. In questo modo il suo comportamento dell’abbaiare verrà messo in atto sempre più spesso perché auto-remunerante per il suo benessere psicofisico.
- Contattate un rieducatore comportamentale per iniziare un programma di controcondizionamento e desensibilizzazione. Il controcondizionamento è il processo con cui si cambia il comportamento che il cane esibisce in risposta ad un antecedente, con una ricompensa di tipo positivo.
- Create delle situazioni in cui il cane può dissipare le energie accumulate nel corso della giornata.
- Stimolatelo con giochi di attivazione mentale pensati proprio per loro che trovate nei negozi più forniti
- Fate attività di ricerca olfattiva.
Queste due ultime attività insegnano al cane a prestare attenzione a quello che sta facendo dandogli modo, con il tempo, di sviluppare una memoria più forte che gli consente di concentrarsi di più sulle tecniche di controcondizionamento.
In conclusione
Avere in casa un cane reattivo può essere frustrante ma avete la possibilità di mitigare questo tratto comportamentale con il tempo e con le tecniche giuste. Ricordatevi che avere un cane reattivo non significa avere un cane aggressivo e che con l’aiuto di un rieducatore comportamentale si può arrivare ad avere un cane rilassato e in grado anche di circondarsi di tanti amici a quattro zampe.